Proteggere il mare è un compito estremamente ambizioso. Specialmente nel caso in cui si decida di concentrarsi nella difesa del Mediterraneo: un bacino chiuso, particolarmente ricco di biodiversità, ma circondato da coste estremamente popolate. Per questo sottoposto ad aggressioni di ogni tipo.
Per sperare di condurre azioni efficaci e di successo, a TRITON serve di poter contare su di un team composto da persone che portino in dote diverse competenze, ognuno responsabile di una specializzazione precisa, dotato di una professionalità che nel suo campo possa colpire nel segno. E’ alla creazione di questo piccolo esercito che lavora il Direttivo di TRITON. Alla ricerca di individualità in grado di integrarsi tra loro e partecipare ad un articolato progetto comune.
Il primo passo è ovviamente quello di reperire le risorse economiche necessarie a far funzionare una macchina così complicata. Poi, serve una piccola flotta di imbarcazioni con le quali prendere il mare. Imbarcazioni che vanno condotte da marinai esperti e preparati, in grado non solo di navigare, ma anche di assolvere ai compiti richiesti dai ricercatori, quando serve di varare strumenti in mare, o avvicinare alcune specie di cetacei. O – ancora – di assistere i sommozzatori nel corso delle loro immersioni.
Il cuore di TRITON, sono di certo i ricercatori, che con le loro competenze, cercano di svelare i meccanismi degli ecosistemi marini: la nostra consapevolezza fondamentale è che ogni singola creatura ha un senso nel suo ecosistema. Occupa una nicchia fondamentale ed insostituibile. Ogni scienziato è consapevole di questo. Ed è cosciente del fatto che solo lavorando fianco a fianco con colleghi specializzati in settori diversi e complementari, si potranno ottenere risultati di rilievo.
Solo per fare un esempio, possiamo dire che ad un esperto di gorgonie, servirà l’aiuto di chi studia le correnti e dunque i flussi di nutrienti necessari alla foresta sottomarina per vivere, così come il matematico che sarà in grado di organizzare i dati raccolti in complessi data base. Per poter a medio termine condurre tutta una serie di osservazioni e valutazioni indispensabili per trarre le prime conclusioni. Alcuni ricercatori sono stabilmente impegnati da TRITON. Altri, hanno offerto la loro collaborazione. Altri ancora, hanno proposto di effettuare una ricerca interessante, e saranno supportati dalla Fondazione.
Il punto fondamentale è che tutti siano consapevoli che il desiderio di TRITON è quello di comporre un mosaico. Ricco e affascinante. Completo e sorprendente. Che dia modo alla scienza di fare un piccolo passo in avanti, e ai cittadini comuni di apprezzare la bellezza del nostro mare e restare ammirati dalla sua complessità. E’ per questo che una parte fondamentale dell’equipaggio di TRITON, è dedicata alla divulgazione.
A raccontare quello che la Fondazione sta facendo, ma anche a rendere pubblica l’opera dei suoi ricercatori. A trasmettere alle nuove generazioni il fascino che ha impegnarsi nello studio del mare, della biologia, delle scienze della terra. Di far capire come l’unione delle forze, l’amalgama delle varie discipline scientifiche, è l’unica strada per poter capire il funzionamento della natura.
E dunque, capire in quali punti essa è maggiormente vulnerabile. E dal quel momento in poi, cercare di mettere insieme strategie efficaci per la protezione di ogni singolo ambiente. Ecco che TRITON offre la sua energia ad istituti di ricerca, o Aree Marine Protette. Per collaborare insieme, in modo moderno ed efficiente alla protezione del mare Mediterraneo.