25 Mag Science Pills: Covid-19 e test sierologici: lezioni dai cetacei
Per indicare qualcuno in perfetta saluti si usa l’espressione “Sano come un pesce”, ma in realtà anche i pesci, come tutti gli altri animali marini, tendono ad ammalarsi. Soprattutto gli organismi nectonici, non avendo riparo, non possono mostrarsi deboli e nascondono la loro malattia. E’ una strategia di difesa dai predatori.
Anche i cetacei, pur non essendo pesci, ma mammiferi marini, sono “suscettibili a diversi agenti patogeni, virali e non, in grado di comprometterne la salute e lo stato di conservazione…”. Molto spesso si avvicinano verso la riva quando la patologia è già in stato molto avanzato e finiscono per spiaggiarsi, oppure le loro carcasse vengono trasportate sulla battigia dalle onde.
Il ritrovamento di cetacei spiaggiati, sia vivi che morti, è di fondamentale importanza anche per la salute dell’uomo. Siamo mammiferi anche noi possiamo essere soggetti alle stesse patologia.
“I campioni di emosiero ottenuti dagli animali spiaggiati si sono rivelati e si dimostrano tuttora molto utili per monitorare l’avvenuta esposizione e la circolazione di vari agenti infettivi (Morbillivirus, Brucella ceti e Toxoplasma gondii, tanto per citare quelli più’ significativi) nella cetofauna dei nostri mari, così come ai fini dello svolgimento delle necessarie indagini siero-epidemiologiche retrospettive il cui precipuo scopo è, per l’appunto, quello di “datare” l’ingresso di un determinato agente patogeno all’interno di una determinata specie e/o popolazione di mammiferi marini.”