Ricercatrici di Triton tutelano le specie marine a rischio di estinzione

Una storia che parte dall’amore per il mare che crediamo di conoscere bene, ma in realtà ne ammiriamo solo la superficie, una lieve cornice chiara al limite dell’orizzonte. Quello che...

Una storia che parte dall’amore per il mare che crediamo di conoscere bene, ma in realtà ne ammiriamo solo la superficie, una lieve cornice chiara al limite dell’orizzonte. Quello che non sappiamo è che il mare rappresenta uno scrigno di biodiversità, tartarughe, cetacei, balene, delfini, capodogli costantemente in pericolo.

Come possono sopravvivere le specie marine se inghiottiscono chili e chili di plastica e rifiuti trasportati dalle correnti? Come possono comunicare tra loro, se il mare, è invaso dal rumore, dal frastuono di migliaia di eliche, che rendono gli abissi assordanti come una autostrada? Sono domande a cui cercano di dare una risposta gli studi di Triton Research, il progetto di ricerca quadriennale facente parte del progetto della comunità europea, LIFE, che verrà gestito da un team guidato da due giovani ricercatrici basate a Napoli, Valeria Pulieri e Antonella Servidio e che punta a difendere le specie marine a rischio di estinzione. 

Triton Research SRL nasce dal grande amore di una famiglia di imprenditori per il mare e dalla sua volontà di fornire strumenti reali per la sua conservazione. Con grande energia e determinazione fin dai primi passi, Triton Research ha cominciato la sua missione attraverso la divulgazione scientifica, originale ed accessibile al grande pubblico, così come tramite il supporto tecnico e professionale per lo sviluppo e gestione in tutte le sue fasi di progetti italiani ed internazionali volti alla conservazione del mare e delle sue specie. Fermo su questo obiettivo, il team Triton è cresciuto, arricchendosi di esperti con solide esperienze nel settore, ma anche aprendosi a professionisti giovani e dinamici.

Valeria Pulieri

Valeria, laurea in Scienze Biologiche, ha svolto un dottorato di ricerca sullo studio di bioindicatori per la biodiversità. “Contemporaneamente ho iniziato a lavorare nell’ambito dei progetti europei sin dal 2006 e, in particolare, sono stata coordinatrice del primo progetto LIFE per la conservazione delle tartarughe marine in Calabria, dove c’è la più importante area di nidificazione italiana” – racconta –  Da oltre 10 anni mi occupo di progetti di conservazione e sostenibilità ambientale nell’ambito del programma europeo di finanziamento LIFE e con Triton Research ho avuto l’opportunità di collaborare come Project Manager ai due progetti LIFE finanziati nella call 2020: LIFE PINNA “Conservation and re-stocking of the Pinna nobilis in the western Mediterranean and Adriatic sea”che ha appunto l’obiettivo di salvare Pinna nobilis, comunemente conosciuta come nacchera di mare, il più grande mollusco bivalve del Mar Mediterraneo ed al Progetto LIFE A-MAR “Knowing and loving the Natura 2000 marine sites to protect them” che punta a far conoscere il sistema di siti marini sottoposti a tutela dalla rete Natura 2000, che nei Paesi mediterranei dell’Unione europea è ancora poco conosciuta. Il progetto si indirizza ai principali portatori di interesse che frequentano e amano questi territori, pur senza conoscerli o essere consapevoli del loro regime di tutela, come residenti, turisti, marinai, subacquei, pescatori. 

Antonella Servidio

Antonella invece ha vissuto a Bologna fino ai 23 anni. “Con le idee chiare e un po’ di testardaggine, ho iniziato il mio percorso con una laurea in Scienze Naturali, per proseguire, con anni di volontariato e borse di studio all’estero come San Diego, USA, e Barcellona, Spagna e un dottorato in zoologia per l’Università di St Andrews, in Scozia”. Ha vissuto 11 anni nelle Isole Canarie, paradiso per chi vuole dedicarsi al mare e soprattutto ai cetacei.” Lavorando per ONG e Università, tra barche, computer e conferenze, ho così maturato anni di esperienza a livello internazionale nella progettazione, gestione ed esecuzione di numerosi progetti scientifici di ricerca, divulgazione ed educazione, con particolare attenzione all’ecologia ed alla conservazione dei cetacei. Il mio rientro in Italia nel 2010, mi ha aperto nuove possibilità senza chiudere le anteriori”. 

Nonostante sia ritornata nella sua città senza mare, continua a lavorare in campo con la sua ONG alle Canarie in progetti di ricerca sui cetacei, ma ha cominciato a fare parte della realtà scientifica anche in Italia. “Ed è finalmente arrivato Triton Research, che mi ha coinvolta ed inserita nel suo percorso e nel suo team, come Project Manager dell’interessante ma anche “challenging” Progetto LIFE CONCEPTU MARIS” . Il progetto nasce dalla necessità di colmare le lacune riguardo la distribuzione spazio-temporale delle specie più diffuse di cetacei e tartarughe marine, soprattutto in alto mare. Il fine ultimo del progetto sarà quello di mettere a punto strategie di conservazione efficaci per la salvaguardia delle specie target.

Ma quali gli obiettivi futuri?

Triton Research SRL punta a non fermarsi e a continuare a crescere, ideando nuovi progetti sulla conservazione, organizzando eventi divulgativi, ma anche dando vita proprio in questi giorni all’associazione Triton ETS, un’associazione che ancora più fortemente si muoverà per ispirare tutti gli abitanti del mare ad un cambiamento positivo, per trasmettere al pubblico conoscenze e nuova consapevolezza affinché diventi protagonista nella tutela e protezione del mare. Questo avverrà, tra le tante iniziative previste, trasmettendo un’informazione scientifica chiara, fornendo formazione professionale, promuovendo il turismo sostenibile, educazione e istruzione nelle scuole.

Fonte: La Nuvola del Lavoro | Corriere

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