Il nostro mare, il mare di casa, sembra così vicino, così familiare, ma per noi di TRITON ha un seducente sapore di avventura.
Anni di esplorazione dei fondali, anni di navigazione, ci hanno regalato spettacoli straordinari, incontri con creature magnifiche e sorprendenti. Spesso, però, abbiamo osservato comportamenti mai visti prima, o creature sconosciute.
Soprattutto negli ultimi 25 anni, quando l’esplorazione subacquea a profondità superiori ai cinquanta metri fino al oltre i centocinquanta, è diventata sistematica e costante, aprendo nuovi scenari sul funzionamento e sulla vita del Mare Nostrum. Osservazioni, incontri, di cui semplici appassionati hanno riferito ad esperti scienziati. Rendendosi in questo modo conto di quanto poco anche alla scienza sia, il nostro mare e di quanto ci sia ancora da scoprire.
Questo uno degli scopi, degli obiettivi più entusiasmanti di TRITON: quello di sollevare quesiti, di raccontare a studiosi le osservazioni più curiose. E mettersi al loro servizio, per tentare di sollevare alcuni dei veli di acqua limpida e azzurra che sono riusciti però per secoli a celare piccoli misteri. Così, nella squadra di TRITON, ci sono scienziati moderni, che ricorrono a nuove tecnologie, ad idee singolari ed innovative per tentare di fare luce sui misteri più seducenti. Sempre mantenendo un occhio attento all’ecosistema, alle altre discipline scientifiche, alle altre scoperte: nella consapevolezza che un tratto di fondale fa parte del mare, che fa parte del pianeta terra.
Che tutto il nostro mondo, tutto assieme, costituisce una macchina perfetta e meravigliosa, in cui ogni singolo pezzo ha una funzione. A volte nota, a volte sconosciuta, ma di certo più che utile, addirittura fondamentale per il funzionamento armonioso del Pianete Terra. Un pianeta meraviglioso ma che sta vivendo un momento di grande fragilità rispetto alla generalizzata aggressione antropica.
Ecco allora che gli scienziati di TRITON sono capaci di mettere maschera e pinne, di lanciarsi fino a grandi profondità per avere una visione il più possibile completa di questo mare meraviglioso. Che è ancora splendido e vitale. Che sulle pagine di questo sito, vogliamo raccontare. Così, ad esempio, cercheranno di capire quali sono gli effetti dell’innalzamento climatico di cui tanto si parla nell’ultimo decennio. Il mare è grande.
Una massa d’acqua immensa. Fino ad ora, il global warming sta interessando solo la parte più superficiale, le prime decine di metri. Fino a dove? Fino a che profondità? Osservando i due mondi – quello divenuto in pochi anni più caldo e quello rimasto come secoli fa – si possono fare le differenze e capire meglio in che modo sono affette le popolazioni di animali marini. E dunque, ecco i nostri ricercatori utilizzare sistemi nuovi – per i biologi marini – come le analisi del DNA per poter meglio comparare gli effetti dell’ondata di calore.
TRITON infatti ha nel suo gruppo uno scienziato specializzato in questa affascinante disciplina: lo studio del genoma. Non si tratta di un biologo, ma di un medico: è noto che nelle società moderna la scienza medica è quella che riceve più risorse e che dunque progredisce a velocità più elevata. Lo studio del DNA, però, può essere facilmente applicato alle creature del mare. Sfruttando i brillanti progressi della medicina e le sofisticate tecnologie messe in campo per curare le più diverse malattie.
E i risultati, applicati al mare, sono sorprendenti. Pensate, uno scienziato ha espresso una frase singolare: “quanti squali ci sono in una bottiglia di acqua di mare? “ Una frase a effetto coniata quando ci si è resi conto che potrebbe non essere indispensabile osservare, contare, piazzare dei tag per conoscere una popolazione di squali. Perché pare dimostrato che nuotando, rilasciano in acqua parti di pelle, di liquidi, di frazioni organiche che possono essere rivelate da una analisi del DNA e ricostruire il numero di pesci in acqua e identificare i diversi individui. Affascinante, non è vero?
Bene, parlavamo di squali: cosa pensereste se vi dicessimo che in Mediterraneo ce ne sono molti, e di specie diverse? E’ così, per quanto possa sembrare sorprendente. E ci sono sempre stati: se ne hanno evidenze fin dai tempi più antichi. Ma la scienza sa poco di queste creature, soprattutto nelle loro abitudini nel nostro mare.
Noi di TRITON siamo scesi in acqua sui fondali di un noto scoglio siciliano per filmare uni assembramento di squali grigi. Perché erano lì? Ci piace pensare fosse un convegno d’amore, ci piace pensare che abbiamo assistito al magico momento della riproduzione, quando creature della stessa specie, per un misterioso motivo e seguendo tracce a noi sconosciute, si danno tutte appuntamento nello stesso luogo.
In Primavera, nelle acque sarde, tenteremo di incontrare una delle creature più grandi nei mari di tutto il mondo: lo squalo elefante. E’ immenso, e si nutre di plancton, proprio come le balene.