Amare il mare e i suoi siti protetti, imparando a conoscerli
A trent’anni dalla sua creazione, la rete Natura 2000 dei paesi mediterranei dell’Unione europea è ancora poco conosciuta, come del resto dimostrano le indagini Eurobarometro pubblicate nel 2019.
La causa risiede nella natura stessa delle informazioni sulla rete Natura 2000: di difficile accesso perché spesso contenute in siti istituzionali, poco diffuse e comprensibili perché legate a termini scientifici latini, codici identificativi e senza foto a corredo, le informazioni necessarie per creare conoscenza su questo prezioso sistema di aree protette risultano così non condivise in modo efficace. Il discorso vale per le aree della rete di tipo terrestre come per quelle marine, che a noi stanno a cuore. Molti portatori di interesse tuttavia, come residenti, turisti, marinai, subacquei, pescatori frequentano e amano questi territori pur senza conoscerli o essere consapevoli del loro regime di tutela. Inoltre, i siti marini Natura2000 soffrono di ulteriori criticità: sono stati designati più recentemente di quelli terrestri, sono meno identificabili in mare e, generalmente, non riportati sulle carte nautiche o sulle mappe web più utilizzate.
Tuttavia, come emerge da un’indagine condotta da Triton nella primavera-estate 2020 su 1640 intervistati, quasi tutte le persone consultate hanno affermato che, se fossero a conoscenza della presenza di un sito marino Natura 2000, sarebbero disposti a migliorare il proprio comportamento riducendo i propri impatti. Tra questi danni volontari o involontari a specie e habitat di interesse comunitario, riduzione della velocità delle imbarcazioni, segnalazione di problemi ambientali alle autorità, maggiore rispetto delle regole, riduzione dell’inquinamento accidentale, interruzione delle attività di pesca. Gli intervistati hanno inoltre suggerito tre strumenti per aumentare la conoscenza dei siti marini Natura 2000, come l’uso dei social network, lo sviluppo di mappe web e iniziative promozionali locali.
Sulla base di queste evidenze, Triton è stato dunque autore in prima fila nella stesura di un progetto finanziato con lo strumento europeo LIFE proprio dedicato alla valorizzazione delle aree marine della rete Natura 2000, il progetto LIFE20 GIE/IT/001352 A-MAR NATURA2000, iniziato ufficialmente il 1 ottobre 2021 e la cui conclusione è prevista per il 1 Ottobre 2025. La convinzione alla base dell’idea del progetto è che “se conosciamo e amiamo i siti marini N2000 agiremo meglio per proteggerli”. Tantissime le regioni d’Europa nelle quali il progetto sarà implementato: Languedoc-Roussillon, Provence-Alpes-Côte d’ Azur, Corse, Ionia Nisia, Sterea Ellada, Sicilia, Sardegna, Puglia, Marche, Liguria, Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Campania, Calabria, Basilicata, Abruzzo, Veneto, Molise, malta, Cataluna, Comunidad valenciana, Murcia, Baleares, Andalucia e tutta l’area costiera dell’ Albania. Partner di Triton nel progetto sono Federparchi, in qualità di capofila, la Fundaciòn Biodiversidad, Lipu ODV mentre tra i co-finanziatori sono presenti il Parco nazionale dell’Asinara, il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano e il Parco nazionale delle Cinque Terre.
Un grande progetto di sensibilizzazione e informazione dunque, che ha tra i suoi obiettivi quello di creare consapevolezza circa diverse minacce per la biodiversità del Mar Mediterraneo, elencate di seguito.
💧 Inquinamento delle acque e delle coste, ad opera di rifiuti marini, plastica, attrezzi da pesca abbandonati. Questo tipo di inquinamento è ben riconosciuto come una delle principali minacce per l’ambiente marino. In Italia la plastica rappresenta la maggiore percentuale di rifiuti marini e la Spagna è il secondo più grande scaricatore di plastica nel Mar Mediterraneo. Il rapporto “A Plastic Trap. Freeing the Mediterranean from plastic” evidenzia gli effetti drammatici che un uso eccessivo di plastica, una cattiva gestione dei rifiuti e il turismo di massa stanno avendo su una delle regioni più visitate al mondo, il Mar Mediterraneo. I rifiuti di plastica in mare sono generati anche da turisti, passeggeri ed equipaggi di navi e dalla pesca commerciale/ricreativa. Questo progetto sensibilizzerà tale pubblico sui danni causati dall’inquinamento marino al fine di modificare i loro comportamenti con una conseguente auspicabile riduzione dei rifiuti abbandonati.
💧 Pratiche di pesca non sostenibili, con un impatto diretto su specie e habitat. Le pratiche di questo settore sono troppo spesso molto lontane dall’essere sostenibili e possono causare pressioni sulle specie pescate e danneggiare l’ecosistema marino nel suo insieme tanto che una delle misure della Strategia UE per la biodiversità per il 2030 è “a new action plan to conserve fisheries resources and protect marine ecosystems”. Lo scopo di questo progetto è quello di aumentare la conoscenza sul valore e le opportunità economiche di della Rete Natura2000 al fine di portare ad una maggiore cooperazione tra pescatori e gestori dei siti della Rete stessa, ad un maggiore rispetto delle regole e stimolare una maggiore partecipazione dei pescatori alle richieste di fondi a favore di una pesca sostenibile come ad esempio i fondi FEAMP.
💧 Turismo non sostenibile, causato da comportamenti non rispettosi dell’ambiente da parte di diverse categorie di turisti, con impatto diretto su specie e habitat. Ne sono un esempio i danni ai fondali di Posidonia oceanica causati dalle ancore e le fonti di disturbo a delicati ecosistemi causati da immersioni e osservazione diretta della fauna selvatica o le attività di jet ski. Non meno impattanti sono le attività legate ad imbarcazioni a motore, fonte di inquinamento acustico e collisioni con i mammiferi marini, con conseguenze spesso letali. I siti Natura 2000 offrono grandi opportunità per il turismo e le attività ricreative, ma il loro alto valore naturalistico e la loro fragilità rendono necessario gestire adeguatamente il flusso turistico e le modalità di fruizione dei siti stessi.
💧 Mancanza di conoscenza sull’esistenza di benefici ambientali e socio-economici della Rete Natura 2000. Il progetto contribuirà ad aumentare l’apprezzamento sociale di questi spazi e dei loro benefici in termini di servizi ecosistemici e biodiversità, così come il loro valore turistico.
💧 Mancanza di conoscenze scientifiche e tecniche sullo stato delle specie e degli habitat e mancanza di piani di gestione efficaci. Per una migliore tutela dei siti Natura 2000 è necessario non solo coinvolgere tutti i portatori di interesse, ma sviluppare strategie di conservazione, conoscenza e piani di gestione efficaci per ogni sito.
La campagna di comunicazione, coordinata e realizzata da Triton, in collaborazione con i partner di progetto, prevede dunque il coinvolgimento di numerosi stakeholders che hanno un impatto reale o potenziale, sia diretto che indiretto, su specie e habitat delle aree marine interessate: pescatori, compagnie di navigazione, imprenditori locali e non, i quali traggono profitto diretto dalle risorse del mare e hanno quindi interesse a mantenere un equilibrio nella presenza delle specie di interesse alimentare; operatori turistici; diportisti, subacquei, professionisti o ricreativi, enti gestori di aree protette e siti marini della Rete Natura 2000, residenti, turisti, fotografi naturalistici, velisti, educatori ambientali, guide naturalistiche, ricercatori e tecnici, ambientalisti e animalisti.
Tutte ugualmente importanti le azioni di comunicazione che verranno quindi realizzate all’interno del progetto e per tutta la sua durata da Triton.
Verranno innanzitutto identificati e mappati tutti gli stakeholders delle aree marine, successivamente consultati e coinvolti nel progetto per una massiccia campagna di citizen science, in collaborazione con altri progetti LIFE. Nella primavera del 2023 prenderà il via una campagna velica che si ripeterà nel 2024, con lo scopo di toccare le aree marine protette di Spagna e Italia per un totale di almeno 40 siti Natura2000. Nel corso della campagna velica saranno organizzati in concomitanza visite guidate con esperti locali e scienziati, eventi di divulgazione, incontri partecipativi, e verrà lanciata un’importante campagna social e web, con la condivisione di immagini e video e il lancio di un’app di progetto. Quest’ultima sarà un fondamentale strumento di informazione sui siti marini della Rete Natura 2000 e di reclutamento dei residenti, dei turisti e degli operatori del mare in attività di monitoraggio di specie e habitat marini. Lo scopo è promuovere i siti poco conosciuti della Rete Natura 2000 e incentivare comportamenti sostenibili per l’ambiente, anche coinvolgendo personaggi noti e influencer con largo seguito al fine di dare il buon esempio.
Nel 2024 e nel 2025 Triton organizzerà 2 regate veliche sotto l’egida FIV, con la partecipazione organizzativa di Yacht Club Porto Rotondo e altri club che hanno già dato il loro patrocinio. Le regate si svolgeranno ovviamente nelle acque dei siti marini Natura 2000 e vedranno la partecipazione di policy makers, influencers, imprenditori e turisti nautici. Ogni regata potrà ospitare tra le 40/60 imbarcazioni, da 8 a 22 metri.
Nel 2023 infine Lipu infine organizzerà un evento per festeggiare la giornata europea di Natura2000, incentrato sul mare e sull’urgenza di completare la rete Natura2000 in ambiente marino. L’evento verrà realizzato in 10 siti marini italiani.
Per rimanere aggiornato sull’andamento tecnico-scientifico del progetto e sulle azioni di comunicazione, puoi continuare a seguire LIFE A-MAR NATURA 2000 sui canali social di progetto