10 Apr LIFE Pinna in televisione e sul campo per la salvaguardia della specie
Il progetto LIFE PINNA, ideato da Triton Research e ARPAL, durante la trasmissione del programma “Terrazza incontra”, che va in onda su Primocanale. L’episodio dedicato a “Il futuro del mare” ha dato la possibilità a Monica Montefalcone e Alice Oprandi dello staff del progetto di spiegare brevemente questa iniziativa.
Ma cosa sappiamo di preciso su questa specie? I ricercatori dell’Università di Genova, che da molti anni studiano la Pinna nobilis, possono gettare un po’ di luce sull’argomento:
Molto diffusa prima che un’epidemia del 2016 ne decimasse la popolazione, la Pinna nobilis era presente in praticamente tutti i fondali ricoperti da Posidonia, dato che questo è l’habitat preferito dai piccoli molluschi. Queste radure nascondono bene le conchiglie dai predatori, hanno un grande numero di materiale organico in sospensione che quindi fornisce cibo in abbondanza alla specie ed infine presentano numerosi punti di ancoraggio che proteggono le conchiglie dai moti delle maree che potrebbero disturbarle. Questi bivalvi spesso offrono riparo o cibo a tante altre specie, come per esempio nudibranchi o Blennius ocellaris.
Per questo motivo anche il progetto LIFE Seposso si è occupato di migliorare la governance dei trapianti di Posidonia oceanica, attraverso la ricerca e l’analisi di altri organismi bivalvi cosiddetti “sentinella” che possono allarmare i ricercatori in caso di condizioni avverse alla proliferazione della Pinna nobilis, quali ad esempio la presenza di patogeni pericolosi. Previa raccolta e congelamento di alcuni di questi bivalvi da parte dei biologi dell’Università di Genova, i bivalvi vengono spediti all’università di Sassari per accertamenti biologici volti a confermare l’assenza dei sopracitati patogeni.
Dopo aver effettuato le analisi genetiche ed essersi accertati dell’assenza dei patogeni si potrà procedere con il trapianto dei piccoli esemplari di Pinna nobilis, cresciuti in laboratorio, nell’area di Capo Mortola e in altre aree.
Se volete scoprire di più sul progetto, potete visitare il sito LIFE PINNA
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