L’Area Marina Protetta di Tavolara è di certo una delle più belle nell’intero mare Mediterraneo. Un luogo in cui i fondali sono straordinariamente ricchi, dove il nostro mare sembra essere tornato all’alba della nostra civiltà.
Questo è stato possibile perché la gestione della Riserva non si è fermata solo alle azioni necessarie alla protezione del mare. Ma perché i suoi ricercatori si sono dati da fare per comprendere a fondo tutte le dinamiche che regolano la vita e il funzionamento di quel tratto di mare, e stanno cercando – fino ad ora con successo – di ripristinare tutti i meccanismi originari e fondamentali per la vita del mare e dei suoi organismi. Anche con le azioni più impensabili ad un osservatore esterno, come quella di studiare le popolazioni di uccelli e di altre creature terrestri.
Hanno ad esempio scoperto quanto sia importante il silenzio sott’acqua. Perché? Perché al contrario di quanto si immagina, il mondo sommerso è pieno di suoni. Le creature del mare sfruttano il fatto che il suono sott’acqua si propaga cinque volte più efficacemente che in aria, per tramettere messaggi a noi ancora incomprensibili. Così, insieme all’Istituto di ricerca Chorus, l’Area Marina Protetta di Tavolara ha lanciato un progetto per conoscere le voci del mare. Ecco allora, nel silenzio del parco, i suoni gravi emessi dalle corvine, il mormorio grave del pesce San Pietro, il rombo delle serie nei momenti di aggregazione. E, talvolta, i suoni allegri dei delfini o i click dei capodogli che incrociano al largo. Il mondo del Silenzio? No, di certo, ma dobbiamo essere noi umani a non fare rumore, che potrebbe disturbare le creature del mare e impedire le loro misteriose comunicazioni.