L’Area Marina Protetta di Tavolara è di certo una delle più belle nell’intero mare Mediterraneo. Un luogo in cui i fondali sono straordinariamente ricchi, dove il nostro mare sembra essere tornato all’alba della nostra civiltà.
Triton ha firmato nel 2020 un accordo quadro con il Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta Tavolara – Punta Coda Cavallo (Del. n. 16/2020), al fine di costituire una collaborazione attiva tra le parti per svolgere ricerca scientifica negli ecosistemi marini e regolamentare future attività di monitoraggio ambientale. Un percorso di condivisione di obiettivi, per comunicare e promuovere le conoscenze sul mare.
Il Consorzio di Gestione dell’AMP di Tavolara, gestisce l’Area Marina Protetta dal 2004, e riconosce e condivide con Triton diversi obiettivi, che potranno essere raggiunti attraverso il potenziamento dei progetti già in essere, come anche nella comunicazione al grande pubblico delle attività in corso di svolgimento e future.
15.000 ettari di mare e circa 40 chilometri di coste, gestite e tutelate con estrema competenza, una gestione che non si è fermata solo alle azioni necessarie alla protezione del mare. I ricercatori dell’AMP di Tavolara si sono dati da fare per comprendere a fondo tutte le dinamiche che regolano la vita e il funzionamento di quel tratto di mare, e stanno cercando – fino ad ora con successo – di ripristinare tutti i meccanismi originari e fondamentali per la vita del mare e dei suoi organismi. Anche con le azioni più impensabili ad un osservatore esterno, come quella di studiare le popolazioni di uccelli e di altre creature terrestri.
Hanno ad esempio scoperto quanto sia importante coinvolgere i diving nel monitoraggio del mare. Perché? Perché al contrario di quanto si immagina, i sub che frequentano il mare anche per passione possono dare un contributo essenziale alla conoscenza delle specie e degli habitat marini e sul loro stato di salute. Così, insieme a Triton, l’Area Marina Protetta di Tavolara ha documentato un progetto per coinvolgerli, MPA ENGAGE e ADAPT. Mentre il documentario è in preparazione, vi lasciamo con le immagini prodotte dal progetto.